Lago di Mezzano

Lago di Mezzano

Valentano può fregiarsi della prestigiosa vicinanza con il famoso lago di origine vulcanica di Bolsena, ma questo borgo nel suo territorio ha la fortuna di ospitare anche un altro importante bacino idrico: il lago di Mezzano. Pù piccolo e meno famoso, Mezzano condivide con il suo illustre parente la natura vulcanica, inoltre proprio questo bacino è stato un importante centro di aggregazione nella storia di questo comune. Dalle acque limpide del Mezzano sono emersi alcuni antichi villaggi risalenti all’età del Bronzo conservati gelosamente in questo luogo per quasi oltre quattro millenni.Queste famose scoperte, oggi conservate presso il museo della Preistoria della Tuscia, sono avvenute nel 1973 e annoverano fra i reperti: spade antiche, manufatti lignei, asce, fibule, spilloni, strumenti in bronzo e ceramica. Il lago di Mezzano è luogo dal fascino misterioso che si cela dietro una natura incontaminata che ne incornicia le sponde. Particolarmente suggestivo è il bosco situato sul versante ovest, che prende il nome di Monte Rosso, nel quale gli alberi di alto fusto con piante di cerro e roverelle secolari nascondono i resti di un’antica struttura che si pensa una volta sia stata il Castello di Mezzano.Un rudere estremamente bello e intrigante soprattutto per le sue origine longobarde, che si suppone sia andato distrutto nel corso del 1300. Un luogo in cui la leggenda e la tradizione popolare vuole che sia stata rinchiusa e quindi uccisa la famosa Pia de ‘Tolomei, la nobildonna senese ricordata, anche da Dante Alighieri, nel V canto del Purgatorio della sua Divina Commedia.
Poco lontano dal lago di Mezzano, inoltre, sorge un incredibile monumento della natura: un’immensa roverella, di oltre trecento anni, classificata una delle piante più antiche del Lazio, che si eleva sul bordo di un ripido fosso, la quale è stata dichiarata dal WWF un vero e proprio “monumento naturale”.