ISOLA Martana

Isola Martana

Martana è la più piccola delle due isole del lago di Bolsena ed è situata in direzione della posta nord del bacini all’interno del territorio comunale di Marta. L’isola si presenta con una particolare forma a mezzaluna ed è ben visibile il suo piccolo borgo tipicamente medievale. Col passare degli anni il centro storico è stato abbandonato ed oggi l’isola è completamente disabitata. La località è legata alla triste storia di Amalasunta, figlia di Teodorico e regina degli Ostrogoti, che venne qui uccisa nel 584 su ordine del suo secondo marito e cugino Teodato. Molti sostengono che sull’isola Martana si nascosto un tesoro appartenuto alla sovrana uccisa.

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Storia Isola Martana

Martana è ricca di storia millenaria e di memorie illustri. Secondo gli studiosi nel 303 d.c sotto Diocleziano nell’isola si sia consumato il martirio di Cristina figlia di Urbano prefetto di Volsinii (l’odierna Bolsena). La ragazza fu prima relegata e tenuta prigioniera in una torre per ordine del padre e poi uccisa. Il corpo della fanciulla fu sepolto dapprima nella catacombe di Bolsena e poi 410 d.c fu nuovamente riportato sull’isola per sottrarlo alle profanazioni dei longobardi. Ne 1084 durante il pontificato di Gregorio VII la contessa Matilde di Canossa si recò a Martana per recuperare i resti di S. Cristina e trasferirli nuovamente a Bolsena dove fu edificata una chiesa in suo onore. L’isola Martana fu il teatro dell’assassinio di Amalasunta regina dei Goti figlia di Teodorico. La donna fu prima tenuta prigioniera e poi fatta uccidere dal marito Teodato. La sua fine è stata utilizzata come pretesto dall’imperatore Giustiniano per scatenare la guerra gotica e muovere le sue truppe alla conquista dell’Italia.